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Pioltello Pioltello / Via Dante Alighieri

Non paga lo strozzino della 'Ndrangheta: gli fa esplodere una bomba sul pianerottolo di casa

Arrestato un 25enne incensurato, sarebbe legato a una famiglia 'ndranghetista di Pioltello

C'è una storia di di 'ndrangheta, estorsione e usura dietro la bomba esplosa a Pioltello, in via Dante Alighieri, il 10 ottobre 2017 intorno alla 1.20, che ha provocato danni ingenti ad una intera palazzina e l'evacuazione per ventisette persone. Dopo meno di un mese di indagini (coordinate da Ilda Boccassini e Paolo Storari della Direzione distrettuale antimafia di Milano), i carabinieri hanno arrestato il presunto responsabile del gesto.

I danni della bomba nel palazzo di Piotello

Si tratta di un giovane di 25 anni — Roberto M. nato a Melzo e residente a Pioltello, incensurato — che, stando a quanto riferito dal comando provinciale dei carabinieri, apparterrebbe ad una famiglia della 'ndrangheta radicata nel territorio di Pioltello. Il 25enne è stato arrestato nella mattinata di lunedì 6 novembre, è accusato di detenzione di materiale esplodente, estorsione e usura con l'aggravante della modalità mafiosa. L'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata firmata dal Gip Paolo Guidi.

La palazzina distrutta dalla bomba: il video

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Secondo quanto emerso, il giovane nel marzo del 2017 avrebbe prestato 20mila euro a un ecuadoregno che viveva nella palazzina di via Dante al primo piano. I tassi di interesse altissimi avrebbero fatto lievitare la somma fino a 32mila euro e il giovane non sarebbe riuscito a restituire il denaro. Così il 25enne, gli avrebbe dato un ultimatum: ripagare il prestito entro la mezzanotte di lunedì 9 ottobre e avrebbe aggiunto: "Se non paga il figlio, paga il genitore, e vedrai quello che ti succederà lunedì". Un'ora e venti minuti dopo la scadenza avrebbe piazzato un ordigno davanti alla porta dell'abitazione. L'esplosione è avvenuta pochi istanti dopo e non ha causato danni solo all'appartamento della famiglia del giovane, ma a tutto lo stabile. 

Non solo. Durante le indagini è emerso che il 25enne sarebbe il responsabile di un altro episodio criminale: il 25 luglio 2017 avrebbe picchiato a sangue un ragazzo di Pioltello per debiti di droga. Roberto M. si sarebbe presentato in un parchetto di Seggiano (frazione di Pioltello) e, davanti a numerosi bambini, lo avrebbe prima colpito con schiaffi e pugni, poi con un tubo di ferro. Infine si sarebbe impossessato della sua automobile. Il fatto è stato riferito dal 25enne a un conoscente durante una telefonata intercettata dai militari.

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